mercoledì 22 dicembre 2010

BASTIEN VIVÈS: proprio NEI MIEI OCCHI

Avevo già scritto del giovanissimo autore francese Bastien Vivès e del suo precedente graphic novel qui. Il suo "Il gusto del cloro" mi era piaciuto davvero tanto. I tipi di Black Velvet hanno appena pubblicato in Italia anche "Nei miei occhi" e beh, a mio parere è un altro gran bel libro.
Nemmeno in questo caso è la storia ad essere l'oggetto principale della mia ammirazione: se nel primo libro si trattava della "semplice" infatuazione di un ragazzo per una ragazza, in questo caso Vivès ci descrive la "semplice" storia di un incontro, di un corteggiamento e di una relazione al suo inizio.
Quello che non è usuale è il modo che il nostro francesino ha di raccontare vicende tanto normali, il suo punto di vista: se ne "Il gusto del cloro" la vera protagonista era la piscina come teatro delle vicende e come culla per i pensieri del protagonista, il titolo non inganna nemmeno nel caso de "Nei miei occhi".
Quelli del titolo sono infatti proprio lo sguardo narrante del "lui" della storia, che non si vede mai e non si sente mai parlare. Ciò che si vede e si sente è ciò che vede e sente il nostro protagonista, nè più nè meno: siamo letteralmente lui, dall'inizio alla fine del romanzo, e con lui viviamo la storia. Alcuni ci si immedesimeranno, altri naturalmente non si riconosceranno nel suo modo di fare e di condurre la nascente relazione con la bellissima rossa che ci sta di fronte: io, per esempio, non l'ho fatto.
Ma ero comunque dentro  il personaggio, e man mano che la storia proseguiva era come se fossi io a viverla, come se il corpo, gli occhi fossero davvero i miei. E quando non ero d'accordo con quello che mi succedeva, quando avrei voluto portare la storia da un'altra parte, soffrivo a non poterlo fare, come fosse proprio la mia storia e qualcuno stesse portando il mio corpo e le mie azioni in luoghi non voluti.
É davvero bravo Bastien Vivès. Anche a disegnare oltre che a raccontare, e stavolta sceglie una tecnica e dei colori totalmente diversi da quelli del precedente romanzo.
 In più è amico di Gipi, e questo è un altro punto a suo favore.
Tenetelo d'occhio sul suo blog (in francese, ovviamente).

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