domenica 30 gennaio 2011

comics for dummies (ovvero: che fumetti consigliare a chi vuole iniziare a farsi una cultura)

Qualche settimana fa un amico desideroso di saperne di più di fumetti mi ha chiesto una lista di graphic novels da cui iniziare. Queste sono quelle richieste che mi mandano in brodo di giuggiole, che mi fanno iniziare a pensare a immaginifiche classifiche (ah! le classifiche!) di titoli e autori, di testi e disegni. Un'occasione unica, visto quanto è raro che un Italiano si interessi davvero di fumetti (mi si perdoni la generalizzazione, ma il fumetto nel nostro Paese è solitamente considerato qualcosa da bambini o adulti ritardati, ed è solitamente il sinonimo per qualcosa di mal riuscito: "Quel film è un fumettone").
Non posso sbagliare! Dal mio consiglio può dipendere tutto: un titolo sbagliato allontanerà P. da questo magico mondo, ma uno azzeccato può cambiare le sorti della Storia!!
Indagando ho scoperto che due dei fumetti che avrei senz'altro consigliato, P. li aveva già letti: il magnifico "Maus" di Art Spiegelman (libro che regalo sempre agli amici che se lo meritano, e che 99  volte su 100 li spinge a chiederne di più), vincitore del premio Pulitzer, e - a sorpresa visto quanto è stato snobbato in Italia - "Ken Parker" di Berardi & Milazzo, serie di ambientazione western anti-Tex vera pietra miliare del fumetto nostrano. Bravo P., 1000 punti guadagnati.
Sotto con gli altri allora. Ne butto lì 15, e tra le righe molti di più.

- ALAN FORD di Magnus & Bunker. Il vero romanzo di formazione della mia adolescenza che ho apprezzato mille volte meglio da adulto. I primi 75 numeri del Gruppo T.N.T. (quelli disegnati da Magnus, senza dubbio il mio disegnatore/artista preferito) sono imperdibili, e hanno davvero formato il mio senso dell'umorismo. Di Magnus da non perdere anche LO SCONOSCIUTO.
- A CONTRACT WITH GOD o qualsiasi altro volume di Will Eisner. Maestro del fumetto USA da Spirit in poi, e  cosiddetto inventore del romanzo a fumetti. Il primo, appunto, fu "Contratto con Dio".
- UNCLE SCROOGE di Carl Barks. La fantasia al potere in casa Disney, e l'uomo che ha inventato Paperopoli come la conosciamo. Poi ci ha rilavorato su anche Don Rosa, di cui bisogna leggere assolutamente La Saga di Zio Paperone (il tipico "self-made duck" americano).
- BLANKETS di Craig Thompson. Racconto d'amore adolescenziale delicatissimo e toccante.
- DAREDEVIL: BORN AGAIN di Frank Miller e David Mazzucchelli. Il vertice della "nuova" Marvel degli anni '80. Il personaggio forse più drammatico e tormentato della Casa delle Idee nel suo primo racconto adulto, specchio dell'America del suo tempo e prima prova davvero matura dell'autore di "Batman: The dark knight returns" e "Sin City". Da Marcelliano DOC non posso fare a meno neppure dei cicli "classici" di SPIDERMAN di Lee/Romita, FANTASTIC FOUR di Lee/Kirby e SILVER SURFER di Lee/Buscema degli anni '60 nè di UNCANNY X-MEN di Claremont/Byrne degli anni '80.
- AL TEMPO DI PAPA' di Jiro Taniguchi. Ne ho già scritto qui.
- POPEYE di Elzie C. Segar. Le storie di Braccio di Ferro degli anni 30: davvero, quanto di più esilarante abbia letto in vita mia.
- PERSEPOLIS di Marjane Satrapi. L'Iraq raccontato con gli occhi di una bambina che cresce, diventa donna e se ne va in Europa lasciando il cuore nella sua patria devastata dalla rivoluzione islamica.
- WATCHMEN di Alan Moore. La caduta dei supereroi. Di Alan Moore c'è da leggere tutto, da V FOR VENDETTA a FROM HELL.
- PALESTINA di Joe Sacco. Giornalismo a fumetti dal fronte, in salsa underground. Probabile che alcuni di voi conoscano Sacco per averlo letto su Internazionale.
- LA MIA VITA DISEGNATA MALE di Gipi. Un gigante del fumetto italiano, lo adoro. Anche come persona, a leggere il suo blog.
- LOVE AND ROCKETS di Beto e Jaume Hernandez. Una saga sudamericana epocale che è un misto tra Garcia Marquez e il punk. Anvedi che ho ddetto!
- BONE di Jeff Smith. Pogo di Walt Kelly meets Il Signore degli Anelli.
- SANDMAN di Neil Gaiman. Il Signore dei sogni, Morfeo, come pretesto per parlare dell'umana condizione, di Shakespeare, della commedia greca, della Vita e della Morte (e non si può non innamorarsi di Death, la sorellina dark di Morfeo, soprattutto quando disegnata da Chris Bachalo).
- PEANUTS di Charles Schultz. Che in realtà ho scoperto davvero da poco... Il mondo delle strips nasconde delle chicche fantastiche: su tutte, per me, CALVIN & HOBBES di Watterson e la fantastica BLONDIE di Chic Young.

Ovviamente la prolissità si è impadronita di me anche stavolta, e nonostante ciò ho lasciato fuori chicche imperdibili (i libri di Adrian Tomine, Davide Toffolo, Daniel Clowes, Seth, Hellboy di Mike Mignola, Andrea Pazienza!!!, Fables di Bill Willingham, il fantastico RAT-MAN di Leo Ortolani e chissà quanti altri).
Ma poco importa, 'tanto l'amico P. si sarà scoraggiato solo vedendo la lunghezza del mio post e nemmeno avrà iniziato a leggerlo. Un altro potenziale lettore di fumetti perso per strada... :-(

lunedì 10 gennaio 2011

E finalmente per la serie "mai più senza": la mia CLASSIFICA DELLA MIGLIOR MUSICA DEL 2010!! Daje!!

Lo so, lo so, eravate tutti a chiedevi scalpitanti: "Ma com'è che quest'anno hanz non ci propina la sua estenuante classifica der mejo del 2010? Perchè l'hanno fatta tutti, dal Mucchio a Ondarock a Pitchfork a Pinux a Famiglia Cristiana (no, Famiglia Cristiana no!), e lui tace? Come facciamo senza i suoi vaticini?"
Allora eccomi qui, con ritardo ma con scelte abbastanza ponderate. Anticipo agli scalmanati che nei migliori 10 non troverete nè Arcade Fire (tra i concerti dell'anno, ma il cd l'ho ascoltato troppo poco), nè i National (che non mi scaldano, sarò l'unico cuore di pietra ma che ce posso fà). Essendo da sempre immune da Spreengsteenite, inoltre, non c'è neppure il mega-cofanetto della ristampa di Darkness (o The Promise, chiamatelo come volete).
Eccoci, quindi. Tutto in ordine sparso:

Roba nuova:
- Neil Young: "Le Noise" - ne ho già scritto qui. Cosa aggiungere? Un monumento al coraggio e alla voglia di rimettersi in gioco, per l'ennesima volta.
- Dirtmusic: "BKO" - Chris Eckman (dei Walkabouts) più Hugo Race (ex Bad Seeds, tra l'altro) più Chris Brokaw (ex Come) più tutta l'incredibile atmosfera del Mali dove l'album è stato registrato con musicisti locali. Capolavoro.
- Mavis Staples: "You are not alone" - La produzione del prezzemolino Jeff Tweedy rischia di distrarci: qui ci sono soprattutto la vecchia Mavis, la sua voce roca e unica e una manciata di canzoni gospel rese magnificamente. Ormai da qualche anno questa grandissima interprete non sbaglia un colpo. 
- Grinderman: "Grinderman 2" - Nick Cave ha ritrovato la sfrontatezza degli esordi insieme all'enorme Warren Ellis (e a Jim Sclavunos e Martyn P. Casey, naturalmente). Recuperate sul Tubo la selvaggia performance live di "Evil" per capire di cosa sto parlando.
- Bettye LaVette: "Interpretations: The British rock songbook" - altro disco importante per un'altra grande voce del Soul. Stavolta è un disco di cover, spesso con risultati addirittura più emozionanti degli originali.
- Wovenhand: "The Threshingfloor" - Dopo gli indimenticati 16 Horsepower, D.E. Edwards continua a fare musica di altissimo livello e con una costanza qualitativa impressionante. Peccato non essere riuscito a vederli dal vivo.
- Belle and Sebastian: "Write about love" - Dite quello che volete: non il loro miglior album, la magia di un tempo è svanita, ci sono un sacco di riempitivi. Tutto vero. Ma ogni disco di B&S è una festa.
- Gil Scott-Heron: "I'm new here"- il grande ritorno di uno degli sregolati grandi vecchi della musica nera, e non solo. Strano che gente come i Massive Attack (che nel 2010 hanno solo fatto il compitino con il loro normale "Heligoland") non gli abbia messo gli occhi addosso per qualche futura collaborazione.
- Isobel Campbell/Mark Lanegan: "Hawk" - Terzo capitolo della collaborazione tra questa strana coppia; non un capolavoro, ma forse la loro miglior collezione di canzoni.

- The Fall: "Your future our clutter" - Il 2010 è stato decisamente l'anno della mia riscoperta dei Fall: vederli al Primavera Sound (ma dal vivo, onestamente, sono troppo dipendenti dalle lune di Mark E.) mi ha spinto a recuperare tutta la sterminata discografia (e dico tutta). Ma soprattutto hanno pubblicato un signor album: duro, potente, ispiratissimo. Per me, disco dell'anno.

Aggiungo un cd del 2009 che dimenticai nella classifica dell'anno passato ma che essendo un gran disco non voglio passi inosservato, quindi ve lo beccate quest'anno fuori tempo massimo: parlo del tributo a Jeffrey Lee Pierce intitolato "We are only riders", con gente del calibro di Nick Cave, Debbie Harry, David Eugene Edwards, Lanegan/Cambpbell (ancora!), Lydia Lunch, Raveonettes,  che rende un sentitissimo omaggio al fu frontman dei Gun Club. Imperdibile.

Roba vecchia:
Tante ristampe degne di nota, quest'anno, e musica proveniente dagli archivi.
- Johnny Cash: "American VI" - altri fondi di magazzino postumi dal produttore Rick Rubin. Speculazione? Ce ne fossero.
- The Cure: "Disintegration", De Luxe edition - riedizione in triplo cd per uno dei dischi che più ho amato, ancora oggi di una bellezza ineguagliata.
- The Teardrop Explodes: "Kilimanjaro" Deluxe edition - Julian Cope, dove sei finito? Chissà se l'Arci-Druido riemergerà un giorno dal suo quindicennale auto-esilio per regalarci altre perle pop.
- Einstürzende Neubauten: "Strategies against architecture IV" - Gli ultimi dieci anni raccolti qui, con molte chicche da scoprire.
- The Jon Spencer Blues Explosion: la ristampa di tutto il catalogo! - This is Blues power!
- The Rolling Stones: "Exile on Main St." - Rimasterizzato e con inediti. La storia della musica.


Gggiovani:
Per dissimulare di essere il vecchio catorcio che sono, fatemi almeno citare alcuni album di nuove promettenti leve.
- Girls: "Broken dreams club" - Dopo lo splendido "Album" del 2009,  rieccoli con un EP di 6 canzoni, se possibile di un livello ancora superiore.
- Janelle Monae: "The ArchAndroid" - In tempi di magra per un appassionato di black music come me, ben vengano album freschi e complessi come questo. Qualcuno diceva "Free your mind and your ass will follow". Grazie a Ondarock per avermela fatta scoprire.
- Wildbirds and Peacedrums: "River" - percussioni e voce per questo duo che promette bene e ricorda in qualche modo il progetto "The Creatures" di Siouxsie e Budgie. Che detto da me è un gran complimento.


Concerti:
Molta musica live, quest'anno, e spesso molto molto buona. Tra gli altri mi sono piaciuti:
- Arcade Fire @ Palau Sant Jordi, Barcelona - molto, molto bravi. Li avevo snobbati finora, mi pento e mi dolgo e prometto di recuperare il tempo perduto. Ma credo che dal vivo rendano mille volte di più che su disco. Bravi.
- Tindersticks @ Sala Apolo, Barcelona - Bella sorpresa, per me che li ho visti suonare fin dal tour del primo album, nel lontano 1994. Non alla stessa altezza la loro prova discografica, "Falling down a mountain", troppo discontinua.
- The Stooges @ Azzano Decimo - Il primo concerto di Iggy della mia vita. La Storia davanti a me, con la solita impressionante e storta vitalità. Ron Asheton, quello mancava eccome.
- Primal Scream performing "Screamadelica" @ Razzmatazz, Barcelona - Scomodo un termine abusato: punk.
- Pavement/Pixies/Wilco @ Primavera Sound, Barcelona - due grandi ritorni e una conferma. Momento clou, il pogo generale all'attacco di Cecilia Ann. Il Festival musicale per eccellenza, e ce l'ho qui sotto casa.
- ZZ Top @ Castello di Vigevano - Mi sbilancio? Concerto dell'anno!

Non mi sono sentito di inserire niente di italiano, mi dispiace. Qualcosa di buono c'è stato senz'altro, ma non abbastanza per entrare nei miei top.
Nei prossimi giorni, se sopravvivo al rientro in ufficio, il classificone di libri, film, fumetti eccetera. Stay tuned.