Di John Cale ho già scritto tempo fa e non voglio ripetermi; nel frattempo lui si è tinto i capelli di rosa, ha ricevuto medaglie dal principe Carlo e sta portando in giro per l'Europa le canzoni del suo ultimo EP pubblicato da poco; tra qualche mese dovrebbe uscire anche un nuovo album per l'etichetta indipendente Domino. A giudicare dalla scaletta delle recenti date del tour mi perderò un gran bel concerto.
Mi guardo in giro e davvero non vedo nessuno all'orizzonte che abbia anche solo una piccola parte del talento visionario di Cale. Nessuno.
Ed è sempre lui a suonare la miglior versione possibile di "Venus in Furs". Sorry Lou.
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